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SPORT

Di cosa di occupa il consulente in psicologia dello sport?

Il consulente in psicologia dello sport si occupa di allenare e potenziare le abilità mentali degli atleti, fra cui l’abilità di rilassarsi,di visualizzare, di porsi degli obiettivi, di mantenere la propria motivazione, di gestire l’ansia da prestazione.

La psicologia dello sport aiuta a comprende il ruolo dello sport nello sviluppo dei bambini, evidenziando come debba rappresentare un’esperienza divertente, di crescita e consapevolezza del proprio corpo, dello stare bene con se stessi e gli altri (compagni di squadra e allenatore).

Le principali competenze dello psicologo dello sport sono:

  • il goal setting (formazione corretta degli obiettivi di prestazione e di risultato);
  • allenare a gestire le emozioni; allenare alla visualizzazione del percorso e dei gesti motori dell’atleta;
  • migliorare l’autostima dell’atleta;
  • proporre strategie per la gestione dell’attivazione psicofisica dell’atleta;
  • studiare e potenziare gli stili attentivi dell’atleta;
  • lavorare sul self talk (dialogo interno) positivo e negativo;
  • diagnosticare disturbi alimentari (DCA) sport-specifici;
  • diagnosticare psicopatologie sport-specifiche come l’ansia da prestazione o la sindrome del campione;
  • informare ed intervenire sull’abuso di sostanze dopanti e stupefacenti;
  • informare ed intervenire sull’uso improprio di farmaci antidolorifici negli atleti infortunati;
  • offrire consulenza sul dolore, depressione, perdita e suicidio negli atleti;
  • offrire consulenza sull’overtraining e sul burn out negli sportivi;
  • offrire consulenza sulla gestione della grinta e dell’aggressività in relazione allo sport;
  • intervenire sull’infortunio sportivo e sul processo riabilitativo;
  • seguire i passaggi di categoria e i cambiamenti nella vita dello sportivo;
  • favorire il team spirit;
  • favorire la gestione della coesione di squadra;
  • analizzare e sviluppare la leadership di atleti ed allenatori;
  • sviluppare le competenze relazionali dell’allenatore;
  • sviluppare la sportività (fair play) negli atleti;
  • offrire consulenze di parent training ai genitori.